di Marialuisa Duso

«Nuova coscienza verde ma tante ferite aperte»

Giornata mondiale dell'ambiente 05 giu 2021

Da risorsa da sfruttare a patrimonio da preservare. La 47a Giornata mondiale dell'ambiente, che si celebra oggi e ha come tema il "Ripristino degli ecosistemi naturale", segna un importante cambio di mentalità secondo Matteo Macilotti, consigliere delegato all'ambiente della Provincia. Se è vero che rimangono cicatrici, figlie di una gestione del territorio più attenta alla vocazione industriale che al patrimonio ambientale, proprio questa differente visione alimenta l fiducia nel futuro. «Il desiderio che condivido spesso con i miei amici - rivela il sindaco di Chiampo, diventato nel 2020 papà di Agnese - è quello di mantenere alto l'estro che ha fatto di Vicenza un modello industriale, diventando la seconda provincia italiana per esportazione dopo Milano, indirizzandolo però ad uno sviluppo ecologico. Siamo ambiziosi, abbiamo una grande inventiva, credo che Vicenza abbia tutte le caratteristiche per diventare un laboratorio di economia circolare. E mi piacerebbe che mia figlia crescesse in una provincia così». Un progetto ambizioso, frutto di un impegno più grande anche per cercare di rimediare agli errori del passato. «Il nostro territorio ha sempre avuto una forte vocazione industriale. Un pregio di cui andare fieri, se si guarda all'aspetto economico, peccato che non sempre si sia riusciti a coniugare l'impresa con l'ambiente».

 

PFAS. La cicatrice che sanguina ancora è la vicenda Miteni: «Una tragedia che ha portato alla luce tutte le nostre fragilità. Aver permesso a un'azienda di sorgere in una zona di ricarica della falda, solo perché aveva bisogno di acqua, significa non essere stati accorti. E come la Miteni sono sorte, in regola con le autorizzazioni, altre aziende chimiche nelle zone di ricarica delle falde. Io non sarò tranquillo finché non saranno state fatte tutte le bonifiche. Ma la mia preoccupazione sarà adottare tutti gli accorgimenti necessari affinché non capitino altre vicende Miteni. Per questo siamo andati oltre il dato normativo avviando un progetto che monitori tutti i siti potenzialmente pericolosi per la risorsa acqua».

 

DISCARICHE E RIFIUTI.  Un'altra fragilità, non solo vicentina, è legata alla gestione delle vecchie discariche: «Molte - spiega Macilotti - sono state realizzate con parametri di sicurezza diversi rispetto ad oggi. I Comuni devono fare il monitoraggio di questi siti e noi, come Provincia, cerchiamo di offrire la consulenza necessaria per capire come affrontare questi problemi che si sono accumulati nel tempo, considerato che alcune sono regolari, ma qualcuna è anche abusiva». Per evitare il ripetersi di queste situazioni, si è costituito, ed è operativo, il bacino dei rifiuti che raggruppa 90 Comuni del Vicentino (è esclusa l'area Bassanese): «L'obiettivo - spiega Macilotti - è individuare strategie comuni sia per la raccolta che per il trattamento, per conferire nulla o il meno possibile in discarica».

 

ARIA. Se alla qualità dell'aria non era stata dedicata in passato l'attenzione che probabilmente meritava, la Provincia di Vicenza, prima in Italia, ha stipulato un "patto per la qualità dell'aria" a cui hanno aderito tutti i Comuni: «È assodato - ricorda Macilotti - che le polveri sottili sono cancerogene e il nostro territorio, per la sua conformazione, ne ha una presenza importante. Con questo patto ogni Comune si impegna ad adottare misure severe con l'obiettivo di ridurre del 70% la produzione di polveri sottili. Abbiamo fatto un monitoraggio, da cui è emerso che le principali fonti di produzione sono i riscaldamenti e abbiamo previsto anche degli incentivi per sostituire quelli obsoleti».

 

LE PROSPETTIVE.  Pur con il peso delle ferite del passato, Macilotti dà la sufficienza all'impegno messo in campo dai vicentini per l'ambiente: «Vedo un risveglio civico da parte di molti. Un tema che vent'anni fa era all'ultimo posto, adesso è il cavallo di battaglia di molti programmi elettorali. La certificazione ambientale è sempre più richiesta e gli stessi brand, chiedono prodotti compatibili con l'ambiente. Questo risveglio mi fa ben sperare».

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