Venti milioni di euro per contrastare le disuguaglianze educative e digitali

08 mag 2023
Il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro Il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro

 Sono venti milioni di euro le risorse che il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla Presidenza della Banca, potrà erogare nel 2023 a enti del Terzo settore per contrastare situazioni di difficoltà rese ancora più gravi dalla crisi sanitaria, economica e sociale di questi anni. Definite anche le Linee Guida 2023 - 2024 del Fondo, il documento che ne indirizza l’attività nei prossimi due anni. Quattro le tematiche prioritarie di azione: interventi emergenziali contro la povertà, supporto a donne e a minori vittime di violenza, lotta alla povertà educativa e al divario digitale, sostegno ai Neet, giovani che non studiano né lavorano, e agli Elet, giovani che abbandonano presto la scuola o le attività di formazione. Le nuove Linee Guida del Fondo sono state presentate nel corso di un webinar che si è svolto il 18 aprile. Tra le novità del 2023 il progetto di analisi dell’impatto economico dell’attività del Fondo di Beneficenza realizzato con Altis Advisory, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che si è concretizzato nell’ideazione e individuazione dell’Indice del Valore Economico Generato secondo il quale le erogazioni del Fondo generano un effetto moltiplicatore “quattro” del valore sociale ed economico dei beni e servizi resi dagli Ets, Enti del Terzo Settore. Nel periodo gennaio 2021 - ottobre 2022, ad esempio, a fronte di 18,8 milioni di euro erogati sono corrisposti 78,2 milioni di euro di impatto con risorse economiche «liberate» per altre necessità. Le liberalità si traducono infatti in beni e servizi utili per la comunità, che generano un valore sociale con effetti che vanno oltre i risultati diretti delle singole attività. L’indice individuato dall’analisi delle erogazioni dà una misura del valore economico sociale generato da questo meccanismo virtuoso. «Un Paese in cui il divario sociale continua ad ampliarsi non è un Paese che può crescere serenamente - commenta Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo -. Questo è il presupposto fondante da cui muove l’impegno di Intesa Sanpaolo per venire in aiuto alle persone e alle famiglie in difficoltà, un impegno che nel Piano di Impresa 2022-2025 è stato raddoppiato nel numero di interventi. Il Fondo di Beneficenza contribuisce da tempo a questo obiettivo e anche nel 2023 concentrerà le risorse, 20 milioni di euro, per ridurre i divari sociali, educativi e digitali che limitano il pieno sviluppo del Paese e delle persone. Una necessità e un’urgenza riconosciuta dalla Banca che stanzia una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà». Nel 2022 sono stati erogati circa sedici milioni di euro con 865 mila beneficiari diretti che hanno permesso di concludere con successo il ciclo 2021 - 2022, le cui Linee Guida indicavano come prioritarie iniziative collegate ad alcune tra le problematiche più urgenti a livello nazionale, come il supporto psicologico a soggetti colpiti dalla pandemia, l’inserimento lavorativo e i giovani. Le liberalità erogate dal Fondo si traducono in beni e servizi offerti gratuitamente alla comunità, che generano effetti che vanno oltre i risultati diretti delle attività. Confermati i requisiti, i tempi e le modalità di presentazione delle richieste di contributo, liberalità a fondo perduto che la Banca eroga a progetti particolarmente meritevoli. I progetti vengono individuati attraverso un processo di selezione che tiene conto del loro impatto sociale e del track record dell’ente. Ad esempio, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il Fondo di Beneficenza si è subito attivato per dare continuità nell’emergenza agli interventi sostenuti nel Paese nel corso del 2021. A metà marzo sono stati erogati complessivamente circa trecentomila euro in favore di Medici Senza Frontiere – per garantire supporto medico di emergenza, formazione al personale locale e fornitura di medicinali in Ucraina e nei paesi limitrofi – e di Soleterre Strategie di Pace, per assicurare accoglienza, supporto psicologico e continuità assistenziale a bambini oncologici e alle loro famiglie. Anche nel 2022 si conferma l’impegno preponderante a livello nazionale, in linea con il tradizionale posizionamento del Fondo, che storicamente concentra le risorse sul territorio italiano. Sia le liberalità centrali sia quelle territoriali continuano, quindi, a rappresentare uno strumento di supporto alle comunità in cui la Banca è presente e opera con la propria rete di filiali. Si conferma una prevalenza delle erogazioni in favore di progetti realizzati al Nord, da attribuirsi a una maggioranza numerica di enti non profit nelle regioni settentrionali (circa il 45 per cento delle erogazioni complessive). Si mantiene significativo il supporto alle altre aree del Paese: il Mezzogiorno e le Isole sono stati destinatori del 25 per cento delle risorse, con la Sicilia e la Campania che si attestano quali prime regioni beneficiarie nell’area e, rispettivamente, sesta e settima regione ricevente in termini assoluti, con erogazioni per circa un milione di euro alla prima e ottocentomila euro alla seconda, pari al 7 per cento e al 6 per cento circa dei fondi stanziati. Sono stati più che raddoppiati i contributi alla Valle d’Aosta e alla Basilicata, tradizionalmente regioni poco coperte. Da segnalare anche l’incremento delle risorse in favore del Lazio e della Toscana, intorno al 50 per cento.

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