di LUCA ANCETTI

Tassonomia europea Una garanzia per la finanza green

13 mag 2023

Per tutto il mese di aprile e fino al 3 maggio è attiva la consultazione pubblica per contribuire alla definizione della Tassonomia europea delle attività economiche. È stata la Commissione europea ad voler invitare tutti i soggetti interessati ad inviare le proprie osservazioni per giungere nei prossimi mesi al completamento del quadro della disciplina della Tassonomia, in pratica il sistema di classificazione degli investimenti considerati eco-sostenibili, con la pubblicazione dell’ultimo atto delegato. La consultazione riguarda quattro dei sei obiettivi climatici individuati dalla Commissione europea: uso sostenibile e tutela delle risorse idriche e marine, transizione verso l’economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento, salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità. Questo secondo documento, stando alla bozza già scritta, consentirà di includere nella Tassonomia le attività di gestione, costruzione e ammodernamento degli impianti di raccolta e separazione dei rifiuti, mentre saranno esclusi termovalorizzatori e discariche; la costruzione, l’ampliamento, l’ammodernamento e la gestione di impianti di depurazione, raccolta delle acque meteoriche e trattamento delle acque grige; le attività di riparazione, vendita di pezzi di ricambio e di beni di seconda mano. Nel documento per ora in bozza viene altresì rimarcata la necessità di puntare sull’ecodesign, progettando beni durevoli e facilmente riparabili, anche gli imballaggi hanno un ruolo importante, infatti se riutilizzabili o contenenti almeno il 65% di materiale riciclato potranno essere considerati sostenibili. Gli atti delegati di fatto definiscono in maniera dettagliata i criteri per la classificazione della sostenibilità delle attività economiche, fornendo un concreto aiuto a investitori e aziende nell’individuazione delle attività in grado di contribuire al raggiungimento di sei obiettivi ambientali e climatici identificati dalla Tassonomia. Nel 2021 è stato presentato il primo atto delegato che riguarda i primi due obiettivi: mitigazione del cambiamento climatico e adattamento al cambiamento climatico. Obiettivo della Commissione è arrivare al secondo atto delegato relativo ai rimanenti quattro aspetti ambientali entro la scadenza della legislatura prevista per la primavera del 2024.

Cos’è e come funziona la tassonomia La Tassonomia, una volta completato l’iter degli atti delegati, è destinata a diventare un riferimento importante per il mondo della finanza. Gli intermediari finanziari che offrono prodotti di finanza sostenibile nell’Unione, quali i fondi di investimento Esg ma anche i fondi pensione, saranno soggetti all’obbligo di specificare in quale percentuale gli investimenti finanziati da quei prodotti sono in linea con le regole della Tassonomia. A questo strumento della sostenibilità dovranno fare riferimento i governi nell’attribuzione, non appena saranno definiti tutti i criteri, gli incentivi europei alle aziende green. Infine la Tassonomia sarà la bussola per le aziende che debbono rendicontare il proprio impatto sull’ambiente. La Tassonomia permetterà di definire quando un’attività economica possa essere considerata eco-sostenibile. Prima di tutto andrà verificato se contribuisce in misura concreta ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali europei che oggi rappresentano la “spina dorsale” della Tassonomia: mitigazione del cambiamento climatico, adattamento al cambiamento climatico, uso sostenibile e protezione delle risorse idriche, transizione verso una economia circolare, riduzione dell’inquinamento , protezione della biodiversità. Le altre due condizioni che una attività economica dovrà rispettare per ottenere l’etichetta verde sono: non danneggiare nessun altro obiettivo e seguire le garanzie sociali minime e i criteri tecnici stabiliti negli atti delegati della tassonomia. L’impegno della Commissione nello stilare questa lista di obiettivi e condizioni è rivolto a raggiungere il traguardo del Patto verde contro il cambiamento climatico, che prevede di arrivare a zero emissioni di gas serra entro il 2050.

Esperti al lavoro Risale al 2020 la prima bozza degli atti delegati contenenti i criteri tecnici di screening, fu redatta da un gruppo di 35 esperti e 100 consulenti, incaricati dalla Commissione europea di fornire una serie di raccomandazioni riguardo le nuove normative per una finanza sostenibile. Al gruppo di lavoro, denominato TEG (Technical Expert Group on Sustainable Finance), spettava il compito di individuare le attività economiche in grado di contribuire a raggiungere l’obiettivo emissioni zero entro il 2050 e i relativi criteri di selezione. Il TEG ha prodotto un corposo documento in cui erano illustrate le soglie tecniche per le 70 attività considerate dalla Tassonomia: dall’agricoltura alla produzione di energia, dall’Ict al comparto manifatturiero, dai trasporti alle costruzioni e ristrutturazione degli edifici. Nell’autunno del 2020, concluso il lavoro della TEG, è stata costituita la Piattaforma per la Finanza sostenibile, composta da 67 membri, individuati in base alle loro competenze sui temi ambientali, di finanza sostenibile o di diritti umani e sociali. Nell’aprile del 2021 la Commissione europea ha approvato il primo atto delegato, relativo agli aspetti climatici della Tassonomia UE, adottato il 4 giugno dello stesso anno. Il documento definisce i criteri tecnici in base ai quali identificare le attività economiche che possono dare un contributo sostanziale ai primi due obiettivi della Tassonomia verde: mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Questi criteri hanno trovato applicazione dal 1 gennaio del 2022, sulla scorta di questa novità agli operatori dei mercati finanziari è stato chiesto di rendicontare se, e in quale misura, gli investimenti dei prodotti finanziari sono allineati alla Tassonomia green.

Il compromesso Pur importante quel primo atto delegato aveva lasciato scoperti alcuni temi politicamente molto delicati, basti pensare all’esclusione di settori, molto discussi, come gas e nucleare. Tenuto conto che la finanza sostenibile muove grossi capitali, essere ammessi o esclusi da questi finanziamenti risulta di fondamentale importanza. Dopo delicata e complessa azione di mediazione a febbraio dell’anno scorso la Commissione è riuscita ad elaborare un atto complementare che contempla, per i primi due obiettivi, l’inserimento tra le attività economiche, considerate come sostenibili dal punto di vista ambientale dalla Tassonomia, anche di alcune che appartengono a settori legati a gas e nucleare. Nel tentativo di spiegare, più che di giustificare, il compromesso raggiunto, la Commissione ha chiarito che si tratta di attività di “transizione”, in pratica di attività che non possono ancora essere sostituite da alternative a basse emissioni di carbonio tecnologicamente ed economicamente accessibili, ma che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici e possono svolgere un ruolo importante nella transizione verso una economia climaticamente neutra. Questo atto, che per poche decine di voti non è stato bloccato dai parlamentari europei e nonostante la ferma presa di posizione contraria di molti tecnici, associazioni ambientaliste e diverse istituzioni, ha fatto sì che dal 1 gennaio 2023 gas naturale ed energia nucleare siano inserite nell’elenco delle attività economicamente sostenibili dell’Unione europea.

Il sociale resta alla porta Il lavoro della Commissione europea sulla Tassonomia non può dirsi concluso, infatti si dovrà trovare il modo per includere criteri sociali che andranno integrati con quelli ambientali nella definizione di attività sostenibili. Una bozza di proposta già esiste e contempla una serie di obiettivi dal lavoro dignitoso allo standard di vita fino alle comunità e società inclusive e sostenibili. Il gruppo tecnico che ha lavorato ad individuare i criteri tecnici per giungere ad una Tassonomia sociale aveva come obiettivo arrivare ad un report che permettesse alla Commissione di esprimersi entro il 2021, ma la scadenza è stata posticipata e non è sicuro che si possa arrivare a definizione prima del 2024 , scadenza naturale della legislatura.

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