Venti aziende partecipate tra private e public equity, 350 milioni di capitale permanente. Dalla due diligence all’exit, dalle verifiche preliminari alla ricerca di futuri investitori gli occhi di Palladio Holding sono fissi non solo su potenziali finanziari, commerciali, proiezioni di crescita. Ma il processo mette sullo stesso livello le dinamiche ambientali, sociali e di governance. «Non siamo un fondo Esg - precisa Jacopo Meneguzzo, classe 1987, dal 2021 a capo delle strategie della holding - ma abbiamo incorporato queste dinamiche nei nostri processi di investimento».
Gli inizi Con oltre 40 anni di storia Palladio, fondata a Vicenza (dove ha tutt’ora sede, oltre che uffici a Milano) è tra le realtà più attive e longeve del private equity in Italia, oggi gestita da un management team indipendente, con oltre 60 investimenti realizzati che hanno visto impiegare oltre 1,2 miliardi di capitale proprio. «Mi sono reso conto - spiega Meneguzzo - che i concetti Esg sono aspetti che Palladio ha sempre sviluppato. Nata come realtà imprenditoriale si è sempre collocata come “imprenditore tra gli imprenditori” affiancando società per accompagnarle nella crescita». Da due anni il “pilastro” Esg è formalizzato. Il 2021 coincide con l’ingresso della giovane generazione. Jacopo Meneguzzo entra in Palladio con bagaglio formativo tra Georgetown University (Washington) e Mba in Columbia Business School (New York), oltre che esperienze professionali tra Citigroup come analista in investment banking sul settore tecnologico, passando per la commissione europea, e lavorando per Boston Consulting in Nord America e Sud Est Asiatico. E che lo hanno proiettato in Palladio con nuovi spunti a partire dallo sviluppo dell’approccio Esg di cui è manager.
Le tappe «Il primo passo - spiega - è stato quello di affrontare il tema con tutte le partecipate e di creare una sorta di infrastruttura per monitorare e sviluppare le dinamiche». Da due anni Palladio è impegnata in un percorso che ottimizza ulteriormente la propria strategia in termini di sostenibilità e prevede l'esportazione delle migliori pratiche, promuovendo modelli di business Esg per tutti i settori, incoraggiando l’adozione di pratiche aziendali responsabili in grado di accelerare lo sviluppo e il successo delle partecipate. Si parte dalla due diligence integrata da una analisi specifica Esg per determinare il profilo di sostenibilità ed eventuali rischi, si guarda molto alle potenzialità. Si passa alla decisione in Cda: la due diligence Esg diventa essenziale nelle scelte d’investimento, dopodiché viene definito un piano d’azione che include l’obiettivo di migliorare le performance della partecipata. Il periodo di investimento è caratterizzato da un monitoraggio periodico, tramite specifici indicatori, e di supporto alle partecipate nel valutare i fattori Esg. Con l’exit arriverà il momento dell’addio: ricerca di futuri investitori che abbiano la capacità di proseguire il percorso Esg intrapreso e, in ogni caso, incoraggiamento al management dei nuovi investitori a continuare nella strada virtuosa della sostenibilità.
L’evoluzione «Quando abbiamo iniziato questo percorso - spiega Meneguzzo - ci siamo appoggiati alla società Deloitte e con tre nostre partecipate abbiamo costruito un percorso pilota. All'inizio si percepiva un certo timore che poi però si è tramutato in uno slancio di entusiasmo verso queste tematiche: se prima poteva essere ritenuto un obbligo, nella gran parte dei casi le imprese con cui lavoriamo dimostrano sempre più un “voler fare” e migliorare su questi temi». Il portafoglio di Palladio Holding è variegato e focalizzato sul mid market italiano: «Aziende leader di nicchia, con potenzialità di crescita importante, proiettate e proiettatili all’estero, con cui fare un percorso di crescita organico e base anche per altre aggregazioni». Capitale permanente, senza vincoli di tempo. A volte ritornano. Dopo una pausa di 4 anni, in un periodo difficile per la ristorazione a causa del covid, Palladio Holding è tornata a fine 2021 ad affiancare il gruppo Alajmo nei suoi programmi di sviluppo, rientrando nel capitale del gruppo della ristorazione con l'acquisto di azioni e obbligazioni. «Si creano con le aziende di cui siamo partner relazioni umane che fanno la differenza rispetto ai numeri». Anche questa è sostenibilità.
«Ora investiamo nelle aziende con gli occhi Esg»
