¬ Investire nella sostenibilità diventa sempre più una strategia in grado di creare nuove opportunità anche per il turismo. In questo contesto, sia per il comparto ricettivo che per i settori del commercio e dei servizi, Confcommercio Vicenza sta lavorando da qualche anno per la diffusione tra gli associati del marchio “Imprendigreen”, un intervento che costituisce l’asse portante di un più ampio progetto nazionale, denominato “Confcommercio per la sostenibilità”, orientato sugli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. «Oggi investire in progetti futuri senza considerare i fattori legati alla sostenibilità non è più uno scenario premiante e spesso ormai nemmeno percorribile, mentre abbracciare percorsi innovativi, rispettosi dell’ambiente, si rivela un valore aggiunto per l’impresa, che deve competere in un sistema economico sempre più attento a nuovi modelli di turismo e di consumo green - osserva Ernesto Boschiero, direttore dell’associazione -. Il nostro impegno è di indirizzare le aziende del territorio a fare investimenti e azioni in sintonia con l’ambiente, quindi limitazione degli sprechi, riuso dei materiali, filiere di fornitura controllate che a loro volta adottano comportamenti green». Gran parte di ciò che gli operatori del terziario possono fare in favore dell’ambiente è contenuto nella check-list del progetto Imprendigreen, stilata dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sulla base dei più autorevoli standard nazionali e internazionali di riferimento. Sono oltre 170 le azioni sostenibili attuabili da tutte le imprese del retail, della logistica, del food&beverage e del turismo. La piattaforma online, ad accesso gratuito, permette di misurare il grado di sostenibilità dell’impresa: una volta raggiunta una determinata soglia “green”, si acquisisce il marchio Imprendigreen, con cui farsi riconoscere dai clienti e fornitori come azienda virtuosa dal punto di vista dei comportamenti rispettosi dell’ambiente. «Parte delle azioni elencate sono frutto dell’impegno quotidiano degli operatori nella lotta agli sprechi o all’utilizzo di tecnologie e materiali più compatibili con l’ambiente, con una sensibilità verso gli obiettivi green che è cresciuta molto negli ultimi anni – dice Boschiero -. Altri progetti più strutturali e innovativi richiedono, invece, investimenti ben più cospicui. Se guardiamo al settore del turismo, ad esempio, sono tutti quegli interventi che una struttura ricettiva mette in atto per sviluppare un’offerta distintiva e innovativa, in sintonia con i nuovi trend, che diventa fattore determinante per la sua competitività. Anche l’attrattività di una destinazione è determinata da ciò che offre il settore dell’accoglienza turistica, così come dal contesto ambientale, spesso caratterizzato da risorse uniche e irripetibili. In quest’ottica da qualche anno abbiamo messo a disposizione delle imprese associate uno “Sportello bandi e agevolazioni” che dà aiuto concreto nell’individuare le opportunità per usufruire di contributi pubblici o finanziamenti agevolati dedicati ai nuovi investimenti. Nel corso del 2022 abbiamo dato assistenza a 136 imprese, che hanno beneficiato di agevolazioni a fondo perduto e di crediti di imposta complessivamente per oltre 3,3 milioni di euro, in buona parte a seguito di nuovi investimenti sul territorio». Da segnalare che è operativo il Bando regionale per le imprese del comparto turistico ricettivo, che ha una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro, di cui 2,8 riservati alle aree montane e 4,2 alle altre aree. La misura consiste in un contributo a fondo perduto fino al 70% dell’investimento, che dev’essere almeno di 50 mila euro. Le imprese possono presentare la domanda (esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema informativo unificato della Regione) fino all’11 luglio. I beneficiari sono Pmi che gestiscono o sono proprietarie di strutture ricettive alberghiere, all’aperto, complementari o in ambienti naturali. Tra gli investimenti ammissibili al contributo ci sono gli interventi per la riduzione dell’impatto ambientale e del consumo di risorse, per l’utilizzo di fonti energetiche alternative e per l’ammodernamento strutturale e tecnologico orientato alla piena sostenibilità ambientale, ma ci sono anche interventi relativi all’innovazione digitale e all’ accessibilità delle strutture ricettive per le persone con disabilità. Ulteriori misure che possono beneficiare del contributo riguardano progetti di efficientamento e autoproduzione energetica, che interessano le fasi di riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, consumo e produzione di energia elettrica e consumo idrico.
«La sostenibilità offre nuovi spazi anche al turismo»
