Passeggeri del servizio a chiamata quintuplicati e 25 nuovi autobus con la prospettiva di arrivare a sostituirne 87 entro fine anno e 144 entro il 2026. Procede spedita la Società Vicentina Trasporti (Svt) verso gli obiettivi di sostenibilità che aveva dichiarato in occasione della prima edizione del progetto Agenda Sostenibilità. A partire - appunto - dalla promozione dei servizi a chiamata, organizzati per agevolare i cittadini che abitano in zone periferiche o addirittura non servite e chi vuole usare i mezzi pubblici anche nelle ore notturne. Un modo, quest'ultimo, per rendere anche un servizio sociale, togliendo dalle strade i ragazzi. «Si tratta di servizi innovativi, che in un mondo di risorse limitate permettono di offrire un servizio adeguato alla clientela - sottolinea il presidente di Svt, Simone Vicentini - Peri-Metrò dopo la promozione 2021 su giornale, tv e social ha quintuplicato i passeggeri, con oltre mille trasportati al mese. Sono ancora numeri piccoli, ma serve le persone che dalle periferie faticano a raggiungere la linea principale. Per questo è un servizio che vogliamo spingere: l'idea è aggiungere una piattaforma tecnologica che permetta di farlo in maniera più agevole». Anche il serale ha aumentato i passeggeri, anche se il potenziale è ben più alto e il numero di presenze dipende da quello di eventi e di "movida". «Manca ancora il movimento di prima della pandemia - continua Vicentini - ma di notte, soprattutto nel fine settimana, questo servizio permette ai giovani di non prendere l'auto e di farli viaggiare senza far muovere i genitori, quindi ha sia un effetto ambientale che sociale. Quando torneranno gli eventi e le discoteche potremo raggiungere anche i tremila utenti al mese». L'idea dell'azienda è quella di cercare di estendere il servizio, ma il problema riguarda sempre i soldi, perché non tutte le linee si autofinanziano. «Se si vuole parlare di sostenibilità, in ambito legislativo bisogna investire nella mobilità collettiva per togliere il traffico dalle strade. Vorremmo arrivare anche ad altri comuni contermini, ma è una questione di finanziamenti. La nostra sfida è promuovere servizi che rappresentano un'alternativa alla mobilità privata». Sull'altro versante, quello di avere mezzi sempre meno inquinanti, che rappresenta l'obiettivo a lungo termine, il lavoro sta procedendo anche dal punto di vista della programmazione, con nuovi bus a metano già arrivati. «Ne abbiamo già 25 nuovi, che hanno preso il posto di altrettanti più anziani e porteranno a un risparmio di 232 chilogrammi di Pm10 l'anno. Questi nuovi autobus sono dorati di tutti i comfort, come l'aria condizionata rinforzata, senza dimenticare il necessario allestimento per garantire l'accesso alle persone disabili. Ma nel 2022 avremo in totale 87 nuovi mezzi, tra servizio urbano ed extraurbano, sostituendo un po' meno del 25% del parco totale. Abbiamo poi pianificato di rimpiazzarne altri 29 nel 2023 e arrivare a 144 entro il 2026, quando l'età media dei mezzi sarà di 7,5 anni, con nessun autobus in servizio da oltre 15 anni. I primi mezzi elettrici arriveranno invece nel 2024». La sfida per la mobilità, però, andrà anche oltre il trasporto tradizionale. «La grande sfida per Vicenza sarà il filobus elettrificato, che "debutterà" con la linea rossa, su un percorso da ovest a est molto simile a quello dell'autobus 1. Non sarà un filobus nel senso tradizionale del termine- conclude il presidente Vicentini - ma avrà un sistema di ricariche elettriche posizionate lungo il percorso, permettendo così di superare le limitazioni della capacità di autonomia».
Il trasporto pubblico rinnova i mezzi
