di Veronica Molinari

La nuova concia in sintonia con l'ambiente

Media Chiampo 11 giu 2022

Dopo 40 anni di attività sul territorio non cambia l'obiettivo e si mettono in campo sempre nuovi progetti. Medio Chiampo, società che gestisce il servizio idrico integrato dei comuni di Montebello Vicentino, Zermeghedo e Gambellara, ha fatto della sostenibilità la filosofia di vita dalla nascita. Il direttore generale Luigi Culpo non ha dubbi che anche oggi la strada da percorrere sia quella tracciata dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite: «Siamo arrivati fino a qui e crediamo che la sostenibilità ambientale sia l'obiettivo a cui continuare a mirare per preparare il futuro. Siamo nati dopo la legge Merli del 1976 per dare risposta alle esigenze di un territorio in cui i reflui, soprattutto quelli di origine conciaria, dovevano essere trattati e quindi depurati. Siamo nati proprio come società sostenibile per mitigare l'impatto sull'ambiente da parte dell'industria». Collaudata e perfezionata, in un impianto di depurazione, una sezione che permette di ridurre l'idrogeno solforato nell'aria ora si guarda ai prossimi passi. «Il monitoraggio è continuo e i dati giornalieri confermano che siamo costantemente sotto le performance previste per quanto riguarda l'abbattimento dell'H2S - puntualizza Culpo - La situazione ambientale è decisamente cambiata. Doveva essere un piccolo scrubber secondo le indicazioni della Regione e invece noi abbiamo realizzato un vero impianto costato 500 mila euro e che ci impegna per 300 mila euro all'anno in spese di gestione. Al di là delle imposizioni e restrizioni che possono essere date è nostro compito realizzare quello che le tecnologie a disposizione prevedono e permettono». Proprio con le tecnologie più all'avanguardia si sta lavorando per la riduzione dei fanghi risultanti dalla lavorazione delle pelli e per il recupero di alcune componenti. «Siamo ancora alla fase embrionale del progetto, ma abbiamo contatti con le università La Sapienza di Roma e Ca' Foscari di Venezia per mettere in piedi un prototipo per spezzettare il fango in modo da estrarre le diverse componenti per arrivare a un tipo di fango compatibile con l'ambiente -spiega il direttore generale- Abbiamo già individuato il tipo di tecnologia necessaria e appena possibile partiremo con questo progetto per recuperare la parte organica che potrebbe servire a produrre bioplastica e a rimettere, proprio nell'ottica dell'economia circolare, in campo parametri come il cromo che attualmente non soddisfano i limiti normativi». Ma l'impegno nella sostenibilità non si ferma e ha visto Medio Chiampo partecipare al programma Life, in un percorso europeo durato tre anni, per sostituire il cromo nella concia delle pelli con una molecola studiata da Ca' Foscari insieme a partner del territorio. «Abbiamo verificato l'impatto di questa nuova concia con l'impianto di depurazione costruendo un modello che rappresentava il nostro su scala 1 su 20 mila -aggiunge Culpo-. I risultati sono stati positivi e le migliorie da apportare per centrare l'obiettivo sono raggiungibili». Mentre si sta terminando la valutazione di impatto ambientale dell'impianto si lavora già a un nuovo comparto approvato dalla Regione e in attesa del decreto. « Si tratta di due grandi vasche, per 14 mila metri cubi d'acqua, all'inizio dell'impianto di depurazione -conclude il direttore generale- Un investimento da oltre 5 milioni di euro per omogeneizzare il refluo prima di iniziare le fasi depurative, facendo in modo che i parametri non siano troppo elevati. Questo sarà l'intervento più importante che realizzeremo nei prossimi due anni».

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