In fase di definizione degli obiettivi di sostenibilità, la Cisl vicentina aveva messo nel mirino la sostituzione dei bicchieri di plastica con i più ecologici contenitori di carta nei distributori automatici di bevande in dotazione alle sedi, oltre che la progressiva elettrificazione del parco auto. Due proposte con diversi orizzonti temporali: più breve la prima, più a lungo termine la seconda. Giunte a quale stato di avanzamento? Spiega il segretario generale Raffaele Consiglio: «Abbiamo dato seguito al primo obiettivo che ha comportato la scelta di una nuova azienda fornitrice di appositi dispenser automatici che prevedessero l'uso di bicchieri di carta. Un piccolo impegno che abbiamo mantenuto. L'operazione dovrà essere portata a termine anche in qualche sede periferica, dove la presenza di vincoli contrattuali non ci permette, almeno per un altro anno, di procedere con la piccola rivoluzione. Trascorso quel periodo, provvederemo a completare il progetto».Il secondo traguardo, messo in agenda entro il 2030, riguarda invece la scelta dell'elettrico per il parco veicoli, costituito da una trentina di mezzi, dove peraltro sono già operative alcune automobili ibride. «Siamo in fase di raccolta dei preventivi per installare dei punti di ricarica nei nostri parcheggi e nei garage», aggiorna Consiglio. La portata dell'obiettivo richiede un'attenta valutazione «sull'autonomia delle auto elettriche, che al momento potrebbe rappresentare un limite. Alcuni nostri rappresentanti sindacali, specialmente nel settore del pubblico impiego, operano principalmente nella zona di Vicenza. Ma chi segue altri comparti, per stare vicino ai lavoratori nelle fabbriche, ha la necessità di fare spostamenti più lunghi. Ecco perché stiamo valutando attentamente questo aspetto, tenendoci aggiornati sullo sviluppo tecnologico che ci auguriamo possa portare all'immissione nel mercato di auto "green" a costi sostenibili e con un'autonomia molto elevata. È chiaro, infatti, che non possiamo pensare di acquistare delle Tesla, sarebbe molto oneroso, dovremmo, invece, ricorrere a case automobilistiche europee o giapponesi».Una seconda valutazione riguarda il "dopo", aggiunge Consiglio: «Seguo il dibattito sulle macchine elettriche. C'è un nodo da sciogliere sull'impatto che le batterie al litio ha sull'ambiente», informa il sindacalista. I complessi metodi estrattivi del litio, infatti, possono creare enormi problemi a livello di contaminazione dell'aria, oltre che richiedere grossi quantitativi di acqua. «Stiamo cercando di capire se davvero l'auto elettrica possa essere la soluzione migliore dal punto di vista ambientale. Interrogarci su questi aspetti è il modo migliore per prendere la decisione più opportuna, per avere la garanzia di fare il passo giusto». Sostenibile, intanto, continua a rivelarsi la scelta di una sede centrale che coniuga architettura e rispetto per l'ambiente. Una scelta, quest'ultima, che risale a più di dieci anni fa. «L'edificio di via Carducci adotta soluzioni tecnologiche, è stato progettato con grande lungimiranza - sottolinea il segretario generale -. È sicuramente la struttura più innovativa della città». Dotata, com'è, di una trentina di sonde geotermiche che consentono un'importante riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera e del consumo di energia e, allo stesso tempo, un contenimento dei costi di utilizzo e manutenzione, grazie all'isolamento termico e a impianti elettrici alimentati da pannelli fotovoltaici.
Bicchieri di carta e auto elettriche per inquinare meno
